Thursday, March 11, 2010

nuova casa e primi giorni di lavoro


la sorpresa dietro la facciata
Non ho ancora descitto la mia nuova casa, o meglio l'appartamento che ho affittato. Sto in una residenza luterana per studenti, ma ho un appartamento vero e proprio, praticamente un bilocale, con una enorme camera (26 m2) con 2 scrivanie, letto e divano (in origine era un altro letto), 4 librerie, etc. ed un ingresso-cucina abbastanza grande (11 m2) con cucina con frigorifero, fuochi e lavello e armadio a muro in ingresso. Ovviamente c'è anche il bagno, altrettanto grande, con doccia a pavimento (nel senso che non c'è il piattodoccia ma solo le piastrelle inclinate e la tenda), wc e lavandino... ci sarebbero stati una lavatrice, un bidet (che qui non usano) e pure una vasca... In camera ho anche una tv che ha visto le guerre puniche (in senso metaforico, ha 40 anni) e che mi permette di vedere in b/n e sentire perfettamente solo il I canale austrico (ORF1). Per fortuna la connessione internet è efficientissima e velocissima, così posso anche sentire il Tg Veneto quando ho nostalgia di casa. L'affitto, comprensivo di consumi, uso della palestra, della stanza della musica (con batteria e tastiera, pianoforte non utilizzabile), della cucina comune al piano (cucina enorme condivisa con anche la lavastoviglie, il microonde e il forno), pulizia settimanale (per chi la desidera) etc. è ovviamente proporzionato all'appartamento, ma finché posso permettermelo, pur con qualceh sacrificio su altre spese... mi godo la mia autonomia e libertà, oltre alla vicinanza al centro città.



I primi giorni di lavoro sono stati duretti, non per il lavoro, ma per la mancanza di esso. Scherzo! Ho studiato e continuo a farlo, in attesa che siano pronti i campioni, che terminino d'installare il nuovo FE-SEM con EBSD, che mi arrivi un pc (intanto uso il mio portatile), etc. etc. Il primo giorno mi hanno procurato il collegamento elettrico e la connesione internet. Il secondo la chiave del dipartimento (apro parentesi: chiave universale che apre praticamente tutto, dalla porta d'ingresso ai laboratori... qui sì sono intelligenti! idem per la chiave di casa che apre anche le stanze comuni come la palestra, allora perché a PD avevo 5 chiavi per il dipartimento? e ben 8 di casa - tra cancelli, portoni e porte varie?). Magari domani sarà pronta la prima scatola di sezioni e potrò mettermi al microscopio. Intanto mi è arrivato un libro che ho ordinato dagli USA ed ho cose nuove da studiare... oltre a seguire la casa, che non è cosa da poco.

l'ospedale psichiatrico, oops, l'uni
Il prof. è sempre indaffaratissimo ma anche sempre disponibile e gentile. Purtroppo la risposta alla mia impazienza è sempre "non ancora"... meglio di "no" o "mai". Il gruppo è completamente internazionale e ci sono anche due dottorande italiane di Milano, con cui chiacchierare nella propria lingua madre senza farsi capire dagli altri. Tra i dottorandi c'è anche una folle giovane polacca che sotto uno stile da cappuccetto rosso cela una geologa impazzita, una ungherese molto socievole e un altro ungherese (credo). Una ragazza della Rep.Ceca sta per finire il dottorato e poi tornerà a casa col marito aspettando... la nascita del loro primo figlio. La mia collega diretta è una ragazza californiana che ha iniziato il post-doc a novembre. Sono tutti cordiali e grandi lavoratori (30' di pausa pranzo tra le 12 e le 12.30). Le relazioni in ufficio difficilmente ne escono, ma per fortuna ho delle conoscenze in città con cui posso trovarmi ogni tanto, per parlare di musica, fare shopping o solamente fare pratica di tedesco.

Purtroppo non ho ancora trovato un organo dove studiare ed esercitarmi. La comunità italiana è triste come in Italia: organo rotto e tastiera sostitutiva... almeno c'era qualcuno che suonava e qualcuno che cantava e non si vedeva traccia di chitarre... In centro gli organi sono storici o le chiese sono visitate in continuazione dai turisti. Pensare di trovare un posto come organista è impensabile, le liste d'attesa all'ufficio collocamento organisti sono lunghissime. Ho adocchiato un paio di chiese di seconda mano, che non visita nessuno, di cui devo vedere l'organo e poi magari contattare l'organista titolare.

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